La vita è bella, nonostante by Sveva Casati Modignani

autore:Sveva Casati Modignani [Casati Modignani, Sveva]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788892745001
editore: © 2023 Mondadori Libri S.p.A., Milano / SPERLING & KUPFER

13

LA svegliarono i piccoli baci con cui Andrea sfiorava la sua schiena nuda.

Ermellina si rigirò nel letto accogliente, aprì gli occhi e vide il volto sorridente di Andrea Milkovich, che le sussurrò: «Come stai, principessa?»

«Sto come se fossi in Paradiso», rispose stiracchiandosi pigramente.

«Sono le sette di sera e mi avevi detto che volevi tornare a Monza per l’ora di cena», disse lui, stringendola a sé.

Lei si guardò intorno. Era in una camera da letto rischiarata da una lampada a stelo posta in un angolo di un ambiente dai colori tenui.

Allora ricordò ogni cosa: il suo ingresso nel residence all’ora di pranzo. Andrea che l’aspettava nell’atrio riscaldato e l’accompagnava al bar dove, seduti a un tavolino, avevano pranzato con un toast al prosciutto e una macedonia di frutta fresca.

Intanto lei gli raccontava di aver incontrato, a Biella, sua moglie Clara e delle confidenze che la bella signora sussurrava a Romilde Viganò e di come quelle confidenze l’avevano convinta di quanto lui fosse affidabile, se non come marito, almeno come amante.

Quindi gli aveva spiegato: «Allora ho capito che mi piaci tanto perché siamo simili. Tu ami la tua professione di medico, io amo il mio mestiere di sarta. Né tu né io abbiamo tempo da dedicare alla famiglia e alla crescita dei figli. Così potremmo considerarci fidanzati. Non dovremmo vederci ogni giorno, ma sapremmo che ci siamo sempre, l’uno per l’altra. Questo è ciò che vorrei».

«Io non ti amo Ermellina», disse lui con aria divertita.

«Non mi ami?» aveva domandato lei, sbigottita.

«Io ti adoro. Perché sei davvero unica, fantastica, meravigliosa. Non ci sono ragazze che la pensano come te. Da dove ti viene tutta questa saggezza?» chiese Andrea, quasi incredulo.

«Non so se la mia sia saggezza, ma il matrimonio non rientra tra i miei progetti e comunque non mi piace che la donna debba arrivare vergine all’altare. Non mi convince questo obbligo della verginità. Io penso che la Madonna fosse vergine nell’animo più che in una parte del suo corpo. Che Dio mi perdoni se sembra che io voglia paragonarmi a lei, ma non so esprimere meglio quello che penso. E tu sei abbastanza intelligente e colto per capirmi», aveva detto Ermellina tutto d’un fiato.

«Tu mi stupisci ogni volta, perché hai una mente che pensa e ragiona, e non ti lasci influenzare dai luoghi comuni. Sei una grande donna», sussurrò con ammirazione.

Nel bar semideserto, i loro sussurri scorrevano lievi e felici. Lui guardò l’ora al suo orologio da polso, lei guardò il cielo oltre le vetrate del bar. Erano le due del pomeriggio e fuori, nel traffico caotico dei giorni prenatalizi, nel freddo pungente, si avvertiva aria di neve.

«Vuoi che usciamo a prendere un caffè o preferisci tornare subito a casa?» le domandò.

«Ho detto a mia madre che tornerò tardi, questa sera. Fino alle sette vorrei stare con te, se non hai altri impegni. Il caffè preferirei berlo nel tuo appartamento», replicò con franchezza.

Andrea le prese una mano e la sfiorò con un bacio.

«Nemmeno nei miei sogni più audaci avevo immaginato di sentirti fare questa proposta», disse il medico.

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